Riduzione del canone per Covid, la cedolare secca resta un beneficio

L’Agenzia delle entrate con la risposta a interpello n. 165 chiarisce che la riduzione concordata del canone per venire in contro al conduttore nel periodo emergenziale Covid non fa perdere i benefici della cedolare secca.
Il chiarimento nasce dall’esigenza di sapere se l’applicazione della riduzione del canone prevista dal nuovo accordo territoriale delle locazioni abitative agevolate, sottoscritto nel suo comune, possa essere in contrasto con la norma di cui all’articolo 3, comma 11 del dl 23/2011 che prevede che «nel caso in cui il locatore opti per l’applicazione della cedolare secca è sospesa, per un periodo corrispondente alla durata dell’opzione, la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se prevista dal contratto a qualsiasi titolo».
Ossia:«per i contratti stipulati sotto la vigenza del presente accordo e per un periodo di sei mesi dalla sottoscrizione dello stesso, verrà operata una riduzione del valore massimo delle rispettive fasce di oscillazione per una percentuale del 10%.
Si tratta di una «riduzione eccezionale e temporanea e si applicherà sino alla scadenza del sesto mese a decorrere dalla data del deposito dell’accordo territoriale. Pertanto, il mese successivo alla scadenza del predetto termine semestrale, l’ammontare del canone effettivo tornerà automaticamente alla misura concordata tra le parti».