Con la legge di bilancio 2021, un unico articolo, ai commi 1015-1022, prevede che sia un apposito fondo del Ministero della Giustizia a rimborsare le spese legali sostenute da imputati poi assolti con “formula piena”.
Il fatto non sussiste, l’imputato non lo ha commesso, il fatto non costituisce reato, il fatto non è previsto dalla legge come reato.
Ci sono certamente limiti e condizioni particolari, come l’entità esigua delle risorse destinate – 8 milioni di euro – ma il limite pro capite è di ben 10.500 euro.
Si badi bene che questo non significa che i delinquenti che la faranno franca avranno anche il rimborso delle spese.
Ora si apriranno fronti contrapposti, tra i favorevoli che ritengono raggiunta giustizia ed equità e i contrari che ritengono lo Stato non possa dover subire il rischio dei rimborsi e quindi potrà forse essere meno propenso al processo.