Sono 492 mila gli immobili sconosciuti al Catasto che sono riemersi dalla nebbia perché mai prima d’ora censiti.
Si è trattato di una operazione complessa che si è potuta concludere positivamente incrociando i dati che emergono dalle mappe catastali e le immagini satellitari unitamente alle immagini aeree di AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura che si occupa, tra le altre del controllo dell’effettiva particolare fruizione dei terreni agricoli).
E finalmente l’incrocio e la sinergia tra vari enti ha portato un vantaggio che se ben calcolato, porterà alle casse dello stato quasi 600 milioni di euro come maggior gettito. Ecco che potranno essere rideterminate al ribasso le uscite dei contribuenti ai fini IMU, TRISE, TASI…con la speranza che in questa giungla non compaia una nuova tassa di nome TAR_ZAN.